02 agosto 2006

Brain damage



Pensavo di inviare questo post senza un commento scritto, l'immagine che ho creato direi che riassume in modo preciso il mio giudizio sulla questione libanese che si sta ingarbugliando in questi giorni. (Avrei dovuto mettere più picchiatelli coi palloncini in mano, ma il mio paint shop pro si rifiutava di editare la Rice, e poi l'immagine sarebbe sembrata un'istantanea di un parco giochi di una puntata di "ai confini della realtà")
Chi ha ragione, chi torto? Quando non ci sono risposte univoche nessuno può dichiararsi nel giusto, e tutti stanno sbagliando qualcosa.
Il comportamento dell'UE è un frigno da poppante onomatopeicamente coerente al suo nome (la conferenza di pace ha avuto il solo risultato di inorgoglire probabilmente Vissani, nelle cene ufficiali tenutesi, col suo Pasticcio alla Beirut o la Zuppa Diplomatica).
L'ONU si indigna, si sdegna, fa anche qualche ruttino; ma tanto rimane, aria.
Gli Stati Uniti bacchettano Olmert correggendo il tiro delle sue affermazioni (le operazioni dureranno GIORNI non SETTIMANE) ma non sanno ancora se usare la matita blu o quella rossa per gli errori.
Gli israeliani bombardano edifici civili perchè la vista di quei palazzoni a Beirut turba la loro sensibilità estetica o forse perchè vi si nascondono degli Infedeli.
Gli Hezbollah rapiscono soldati israeliani e si producono nelle Danze delle Piogge di Razzi, perchè la vista di quei palazzoni a Beith Shean turba la loro sensibilità estetica o forse perchè vi si nascondono degli Infedeli.
Il Papa chiede di cessare le ostilità "sennò dico al mio Dio di dire al vostro Dio di non farvi più giocare alla Guerra Santa".

Pazzi.
Rinascita, riconversione, ripopolamento di Terre Sommerse.